La ricerca e la PNEI

Mangiare meno rallenta l’invecchiamento?

By Redazione_Pnei

July 17, 2017

“Per sempre Giovani”, come dice la canzone di Bob Dylan, magari mangiando meno.  Una recente ricerca mostra come una riduzione di calorie nei topi dia una vita più lunga e più sana a quest’ultimi.

Le grandi industrie, con le loro creme idratanti, non penetrano oltre la superficie della pelle. L’invecchiamento, infatti, progredisce inesorabilmente più profondità, a livello delle cellule.

I Ribosomi

La ricerca, pubblicata nella rivista “Molecular & Cellular Proteomics”, mostra come una riduzione di calorie agisce sull’invecchiamento delle cellule. I ricercatori hanno scoperto che quando i ribosomi, i creatori delle proteine delle cellule, rallentano, anche l’invecchiamento si rallenta.

«Il ribosoma è una macchina molto complessa, un po’ come la vostra automobile e, periodicamente, ha bisogno di manutenzione per sostituire i componenti che si logorano più velocemente» afferma John Price, professore di biochimica all’Università Brigham Young. Perciò, cos’è che rallenta la produzione dei ribosomi? Nei casi dei topi, dipende dal ridotto consumo di calorie.

Quando il consumo di calorie diminuisce, senza una riduzione della quantità di nutrienti necessari per la sopravvivenza, vi è un incremento quasi lineare nella durata della vita.

I topi con una riduzione di calorie sono più energici e hanno meno malattie, oltre ad essere più giovani per un periodo di tempo più lungo.

Prendersi cura di sé

Comunque, le persone non dovrebbero credere che con l’assunzione di minori calorie rimarrebbero “per sempre giovani”. Non è ancora stata provata che la riduzione delle calorie negli esseri umani favorirebbe l’anti-invecchiamento.

Il messaggio essenziale è capire l’importanza di prendersi cura del proprio corpo.

«Il cibo non è soltanto materia da bruciare; è il segnale che i nostri corpi e le nostre cellule devono ricevere ed interpretare correttamente  per il nostro bene»  conclude Price.